Nel nord europa sono nate molte associazioni che si battono per una mobilità più sostenibile. Queste associazioni vogliono realizzare e diffondere sistemi di mobilità efficienti, razionali e rispettosi dell’ambiente e delle generazioni future, canalizzando le risorse disponibili, sostenuti da un ampio bagaglio di conoscenze costantemente aggiornato e da una rete di partner competenti.
La politica dei trasporti punta a rafforzare i trasporti pubblici e il traffico lento (ciclisti, pedoni), ad organizzare la mobilità sulle strade in modo razionale e sostenibile per le persone, per l’ambiente e per il clima. Senza dimenticarsi di impegnarsi per rendere veramente sicura la circolazione di tutti gli utenti della strada.
Sono progetti esportabili ovunque, per una mobilità ideale che soddisfa i bisogni attuali di accesso alle risorse, limitandone l’impatto ambientale, energetico ed economico, per garantire le stesse opportunità di mobilità alle popolazioni di tutto il mondo e anche alle generazioni future.
La sostenibilità è un concetto difficile da definire in modo preciso ed univoco, in quanto è piuttosto un processo che porta ad un ideale che definiamo secondo i criteri mondialmente riconosciuti espressi dalla Commissione mondiale dell’ambiente e dello sviluppo (Commissione Brundtland) nel 1987, secondo la quale «lo sviluppo sostenibile è quello sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i loro». Questo concetto è stato ben espresso e sviluppato dalla Dichiarazione di Rio nel 1992 che ha proposto la definizione secondo la triade ambiente, economia e società, associate alla dimensione temporale e spaziale.
La mobilità è fondamentale nella quotidianità, si evolve parallelamente allo sviluppo economico e sociale di ogni società e nella nostra realtà è divenuta un diritto indispensabile ed irrinunciabile. Essa ci permette di accedere alle varie risorse sia legate agli obblighi che al tempo libero. La mobilità ha però dei limiti spaziali, espressi dal traffico e dai parcheggi, e dei limiti temporali, in quanto non si può occupare tutto il nostro tempo per spostarsi, oltre all’impatto ambientale ed energetico. Questi limiti deteriorano attivamente la nostra qualità di vita e conducono ad una forzata riduzione della nostra mobilità. La soluzione a questi limiti è quindi data dalla necessità di rendere la nostra mobilità più sostenibile.
Molte sono le azioni che possono essere introdotte per migliorare la mobilità dall’ottimizzazione del servizio pubblico, al trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia, lasciando solo i camion del traffico locale su strada. La politica dei trasporti promuove i trasporti pubblici e la mobilità “dolce”, vale adire gli spostamenti a piedi e in bicicletta, ovvero una mobilità il cui carico ambientale sia sopportabile per le persone, per la natura e per il clima. Inoltre, vorrebbero sia migliorata sensibilmente la sicurezza per tutti gli utenti della strada.
In tutta europa attualmente per i camion sono ammesse le seguenti dimensioni: larghezza massima 2.55 metri, altezza massima 4 metri, lunghezza massima 18.75 metri, peso massimo 40 tonnellate. Ma si pensa di aumentarli, per consentire di viaggiare ai “gigaliner” o camion da 60 tonnellate. Per questo le associazioni sulla mobilità sostenibile intendono chiedere al Consiglio Europeo di non consentire di viaggiare ai gigaliner da 60 tonnellate, ritenendoli pericolosi per il trasferimento dalla strada alla ferrovia, pericolose per gli altri utenti della strada, dannose per l’ambiente e per il clima e porterebberp a costi aberranti per le infrastrutture (strade, autostrade, ponti, viadotti…).
L’inquinamento dell’aria è sempra eccessivo ovunque in Europa. I limiti di legge sono spesso superati e di molto. Molte persone si ammalano a causa dell’inquinamento dell’aria, per cui sarebbe indispensabile cominciare col ridurre gli effetti negativi del traffico motorizzato individuale e del traffico pesante. Le polveri fini sono un miscuglio di particelle microscopiche che contengono anche sostanze tossiche e composti cancerogeni. Le polveri fini sono in grado di penetrare profondamente nei polmoni. Le particelle più minute possono persino raggiungere il sistema saguigno ed entrare nelle cellule. Le polveri sottili sono quindi una seria minaccia per la nostra salute. Per ridurre l’inquinamento dell’aria a un livello sopportabile, le concentrazioni di polveri fini devono scendere della metà, possibilmente in tempi brevi. Per questo le associazioni sulla mobilità sostenibile chiedono di incentivare l’adozione dei filtri anti particolato sui veicoli spovvisti, oltre al cambio di veicoli inquinanti con veicoli più ecologici e l’istituzione di ampie zone ambientali cittadine.
Le associazioni sulla mobilità sostenibile non dimenticano che la sicurezza stradale è fondamentale per tutti dai bambini agli anziani. Quindi rivendicano l’uguaglianza di tutti gli utenti della strada, vogliono ridare centralità ai pedoni e promuovono interventi di moderazione del traffico attenti alle esigenze degli utenti deboli della strada: bambini, anziani, portatori di handicap.