Le verità di Greenpeace sul disastro ambientale nel Golfo del Messico

Greenpeace lancia un’offensiva contro le “bugie”, intese come dichiarazioni ufficiali diffuse dopo l’esplosione, verificatasi il 20 aprile scorso, della piattaforma petrolifera localizzata nel Golfo del Messico.
Greenpeace, in un documento intitolato “Orizzonte nero”, risponde a sei importanti domande riguardanti la catastrofe ambientale che si sta verificando a causa dell’immane fuoriuscita di petrolio.
Innanzitutto gli ambientalisti criticano aspramente la scelta del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, di ripristinare le esplorazioni petrolifere offshore, dopo una lunga moratoria, che non è stata attuata per gioco.

Riciclo telefoni cellulari: bisogna prendere esempio dagli Usa!

Si sa che tra i rifiuti più inquinanti per il pianeta, tra i primi posti si posizionano senza dubbio i prodotti tecnologici e in particolare i telefoni cellulari, ecco allora che mai come in questa occasione dovremmo prendere esempio dagli americani che hanno reso semplice e conveniente il   riciclaggio dei materiali tecnologici.

È stato ideato, infatti, un programma particolare, il RecycleBank, che a fronte della rottamazione di un vecchio telefono cellulare o anche singoli parti come potrebbero essere vecchie batterie e accessori non funzionanti, si ricevono in cambio dei punti che possono essere riutilizzati in futuro per l’acquisto di telefoni nuovi o smartphone di nuova generazione in oltre 2.400 negozi convenzionati all’iniziativa.

Pannelli fotovoltaici low cost dagli USA

Novità dagli Stati Uniti, dall’Università di Princeton per essere precisi, dove un gruppo di ingegneri, guidati dalla professoressa Yueh-Lin Loo, pare abbia trovato il modo per tagliare drasticamente i costi di produzione dei pannelli fotovoltaici facendo così felici milioni di persone in tutto il mondo. Come pubblicato anche sulla rivista scientifica National Academy of Sciences, gli avveniristici pannelli sarebbero composti da celle realizzate non con i materiali tradizionali, bensì in plastica, mantenendo comunque una efficienza elevata.

Fotovoltaico “glitter”, micro-celle rivoluzionarie

fotovoltaicoglitter_02Arriva dagli Stati Uniti l’annuncio di una scoperta che potrebbe rivoluzionare il mondo delle energie rinnovabili, in particolare del fotovoltaico. I ricercatori dei Sandia National Laboratories – laboratorio del Department of Energy statunitense, che si occupa principalmente di ricerche nucleari in campo militare – hanno sviluppato celle micro-fotovoltaiche (glitter): prodotte da cristalli di silicio, hanno uno spessore compreso tra i 14 e i 20 micrometri (un capello umano è circa 70) ma la stessa efficienza delle celle attuali.