Prezzi carburanti: l’Adoc protesta

Nel mese di maggio l’inflazione è arrivata all’1,4%, in base a quanto stimato dall’Istat, ma per l’Adoc, una delle più importanti associazioni che tutela i diritti dei consumatori, l’emergenza carburanti prosegue intatta, anzi sempre più pesante, dato che un pieno arriva a costare circa cinque euro in più in confronto allo scorso anno.


Il presidente dell’Adoc, Carlo Pileri, auspica a breve una riforma che possa quantomeno contrastare questo dilagare dell’emergenza carburanti, altrimenti il rischio è quello di avere una situazione ancora peggiore rispetto a quella attuale.
I prezzi alla pompa della benzina, sostiene Pileri, hanno un prezzo eccessivo, dato che per effettuare un pieno di carburante, occorrono cinque euro in più rispetto al 2009.
L’Adoc chiede quindi l’attuazione immediata del protocollo, oltre che la realizzazione, nel breve termine, della liberalizzazione delle pompe bianche e una diminuzione delle accise di 10 centesimi.
Di questa situazione, come al solito, ne fanno le spese le famiglie italiane, già pesantemente gravate dal fardello della crisi: i costi per i trasporti fanno “fuori” circa il 15% delle entrate familiari, più della metà va all’affitto o al mutuo della casa e il 20% per fare la spesa.
Quello che avanza è davvero poco e basta ad un’esistenza dignitosa e niente di più.
Non ci sono quindi riserve speciali di risparmi che possano permettere di affrontare spese straordinarie e improvvise, ma anche i consumi ne risentono dato che è difficile anche fare acquisti personali.

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