Greenpeace: i dieci motivi per cui dire no al nucleare

La nota associazione ambientalista Greenpeace ha stilato una lista dei dieci motivi per cui bisogna osteggiare l’uso del nucleare nella produzione delle energie.

Un decalogo volto a spiegare e a informare i cittadini dei rischi che questo potrebbe portare in Italia,  in seguito ad un sua eventuale reintroduzione nel mercato.

Il primo punto a sfavore è certamente legato alla pericolosità di quest’ultimo,  tragedie collettive come quelle di   Cernobyl sono la prova tangibile dei rischi in cui si può incorrere scegliendolo come fonte produttiva.

Le reti smart grid: l’unico modo per arrivare ad un mondo pulito?

Con l’introduzione e la diffusione delle smart grid il mondo potrebbe veramente cambiare faccia, assumendo contorni più vicini all’ambiente e al rispetto per la natura.

Questa rivoluzione tecnologica potrebbe portare entro il 2050, grazie alle fonti di energia rinnovabile, addirittura a coprire il 90 % del fabbisogno energetico europeo.

Fotovoltaico insieme: il progetto della Provincia di Parma

Fotovoltaico insieme”, questo il nome del progetto molto ambizioso presentato dalla Provincia di Parma. Trentasei comuni della provincia emiliana saranno coinvolti nell’installazione di impianti per una potenza complessiva di 50 MW, in grado di produrre energia pulita per soddisfare il 10% del fabbisogno elettrico del Parmense.

L’enel ritorna a parlare di nucleare

Fulvio Conti,  amministratore delegato dell’ Enel afferma che l’Italia ha bisogno di un ritorno al nucleare, dato che i settori del fotovoltaico e del solare, sono ancora troppo arretrati rispetto alle esigenze energetiche del Paese.

Questo quanto dichiarato in un’intervista,  che mette in luce i possibili rischi dettati da un’incentivazione eccessiva alle energie pulite ancora troppo deboli senza puntare, al contempo, sul nucleare.

Conto Energia: raggiunti nuovi assetti

Si chiudono le trattative sugli incentivi per le energie alternative previsti dal governo. Dopo mesi di dure polemiche  pare che i tanto temuti tagli previsti sugli incentivi, che dovevano aggirarsi sul 10% ,  non saranno messi in atto per il 2010.

Questo è quanto riferito da Milano Finanza che assicura una riduzione pari solo al 6% per le agevolazioni  previste nel Conto Energia.