L’Università La Sapienza di Roma ha realizzato un nuovo prototipo di impianto fotovoltaico capace di sfruttare l’energia solare attraverso l’utilizzo di un prodotto alternativo e alquanto insolito. L’ingrediente segreto in questione, che molto presto andrà a sostituire il tradizionale silicio, è la marmellata di mirtilli. Il progetto è nato in seguito ad uno studio condotto dal CNR che per primo ha sperimentato l’uso della frutta come elemento costitutivo delle celle dei pannelli solari. Partendo da questo presupposto, i ricercatori dell’ateneo romano hanno individuato nel mirtillo molte caratteristiche simili a quelle del silicio, considerandolo così un degno sostituto.
Infatti, inserendo la marmellata di mirtillo all’interno di un dispositivo avente come funzione quella dell’assorbimento della luce del sole, è stato dimostrato che il prodotto, comportandosi come la clorofilla, è in grado di attirare a sé i raggi solari consentendo così la produzione di energia.
Questa innovativa scoperta consentirebbe innumerevoli vantaggi, non solo di natura economica. Oltre a una riduzione dei costi del fotovoltaico, tale da rendere la fonte rinnovabile accessibile a molte più famiglie, i nuovi impianti potrebbero rappresentare un’ottima soluzione al problema dello smaltimento degli impianti giunti a fine vita, essendo l’elemento costitutivo al 100% ecologico.
Le ricerche, a cui stanno collaborando diverse università italiane, proseguiranno anche nel corso del 2013 ed avranno come scopo non solo quello di migliorare l’efficienza di questi nuovi pannelli solari, ma anche di allargare l’impiego della marmellata di mirtilli ad altri dispositivi elettrici di uso quotidiano, per incentivare sempre di più all’uso di energia pulita.