Il fotovoltaico sembra essere davvero in continua e costante crescita, lo confermano i progressi che ogni giorno mirano a potenziare tale settore sfruttandone al massimo potenzialità e risorse, come nel caso dell’ultima ricerca finanziata dal Ministero indiano per le Nuove Energie e portata avanti con massimo rigore dalla Sharda University, ricerca questa che apre nuove e importanti possibilità di sviluppo per gli impianti di fotovoltaico organico che, presto, si arricchiranno di nuove risorse grazie ai pigmenti delle gelatine e dei passati di verdure.
Soluzioni assolutamente innovative e non inquinanti, queste, volte a potenziare una tecnologia che mira ad essere sempre più efficiente e produttiva, soluzioni che sembrano arrivare dai settori più disparati della vita quotidiana, proprio come a voler dimostrare che il progresso può risiedere per davvero nelle fonti più impensabili.
È la volta del fotovoltaico organico, la cui nuova era potrebbe essere finalmente contrassegnata da materiali solitamente utilizzata sia in campo medico che alimentare.
La grande e innovativa scoperta è stata lanciata dall’equipe della Sharda University, a Greater Noida, che dopo anni di studio e di analisi ha finalmente intuito come incrementare la capacità di conversione di luce solare nelle celle a base di ossido di zinco.
L’intera formula sembra essere contenuta in una miscela di cinque pigmenti di base organica, tra cui si annovera il Fast Green, una sostanza normalmente utilizzata per colorare gelatine alimentari, salse e verdure in scatola, oltre a tale ingrediente viene segnalato altresì il Rosa Bengala, solitamente impiegato sotto forma di gocce nella diagnostica oculare per rilevare la presenza di cellule danneggiate da lesioni agli occhi.