Le ricerche nel campo della tecnologia e dell’elettronica biodegradabile continuano. Le ultime notizie del settore confermano che un team di ricercatori che fanno parte dell’ateneo dell’Università dell’Illinois stanno mettendo a punto una nuova generazione di oggetti elettronici, tra cui figurano anche i telefoni cellulari, che saranno biodegradabili, quindi in grado di dissolversi e di non inquinare.
Una ricerca che può portare molti vantaggi ambientali. Pensiamo ad esempio a tutti i cellulari e ai dispositivi elettronici che vanno ad ingrossare le discariche per anni. Questi nuovi dispositivi invece avranno una durata prestabilita dopo la quale verranno riassorbiti nell’ambiente. Del suddetto team che si sta occupando della ricerca fa parte anche il ricercatore italiano Fiorenzo Omenetto, il quale da alcuni anni lavora con la Tufts University, ateneo sito nei pressi di Boston.
Omenetto ha ottenuto una specializzazione in ingegneria biomedica e si occupa principalmente dello studio sulle potenzialità delle proteine della seta, un materiale utile per integrare al suo interno componenti come magnesio e silicio, che si caratterizzano per le loro proprietà di sciogliersi in acqua o nei liquidi del corpo umano. Ricordiamo che questi innovativi materiali oltre ad essere studiati per una loro applicazione nel campo delle tecnologie e per realizzare cellulari biodegradabili sono studiati anche per essere utilizzati come materiali di cui sono composte le protesi mediche.
Intervistato sulla ricerca, Omenetto afferma che l’obiettivo perseguito dal team dell’Università dell’Illinois si basa sulla messa a punto dell’elettronica transitoria. Quest’ultima può offrire prestazioni simili a quelle dell’elettronica convenzionale, robuste e a lungo termine, ma in più queste componenti di nuova generazione sono in grado di essere riassorbiti dopo un tempo prestabilito.