Il mondo si divide nuovamente in due tra chi sostiene che il Nucleare faccia bene all’ economia e chi, invece, la vede una scelta obsoleta e poco remunerativa, così si scalda nuovamente l’eterna diatriba tra sostenitori e contrari.
Ad aprire il via alle polemiche è stato il rapporto recentemente pubblicato da The European House-Ambrosetti : “ Il nucleare per l’economia, l’ambiente e lo sviluppo” e presentato nel forum di Cernobbio durante il fine settimana.
Da quanto contenuto nella ricerca, l’imminente ritorno tutto italiano al nucleare porterebbe nelle casse dello stato e nelle tasche dei cittadini, risparmi compresi tra i4,5 e 11 miliardi di euro l’anno, fino a giungere,su larga scala,, ad un taglio definitivo alle bollette.
Ci si chiede ancora se questa sia la strada giusta e i sostenitori dell’economia verde gridano alla menzogna, annunciando che i costi non si abbasseranno e che tale fonte energetica, soprattutto, porterà una serie di importanti danni all’ambiente circostante.
Dichiara difatti Ermete Realacci, responsabile green economy del Partito democratico, che la ricerca di Cenobbio è la palese dimostrazione che si tratti di uno studio formalmente corrotto e specchio di una spietata propaganda poco conforme alla realtà.
Se con il nucleare si otterrebbe tanta convenienza, perché allora nel mondo occidentale si procede alla costruzione di soli 2 centrali nucleari e chissà perché, soprattutto, negli Stati Uniti è oramai dagli anni ‘70 che non si procede più alla costruzione di centrali nucleari!
Una realtà pericolosa, diremmo noi ,fuorviante e carica di rischi per l’ambiente circostante e per tutti i cittadini che, come me, pretendono un ambiente circostante pulito, vivibile e sicuro!