Il dissipatore è uno strumento innovativo per quanto concerne la raccolta dei rifiuti alimentari prodotti da ogni nucleo familiare e rappresenta una soluzione concreta per far fronte al pesante problema dello smaltimento dei rifiuti domestici. Questo strumento può essere installato direttamente sotto al lavello della cucina e consente automaticamente di produrre attraverso gli scarti organici quantitativi di biogas.
Attraverso l’utilizzo del dissipatore inoltre si contribuisce fortemente alla riduzione dell’anidride carbonica emessa dalla rete di trasporti che si occupano della raccolta dei rifiuti porta a porta, ed è fondamentale anche per la diminuzione del traffico nelle aree urbane. Con esso, inoltre, si evitano i costi di raccolta porta a porta e di trasporto della Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano e alcuni calcoli statistici hanno dimostrato che se ognuna delle 22 milioni di famiglie italiane avesse nella propria dimora questo ritrovato si potrebbe avere una considerevole riduzione dei costi pari a oltre mezzo miliardo di euro all’anno.
Un obiettivo che punta quindi sia alla sostenibilità nella gestione dei rifiuti organici urbani, sia a un miglioramento nelle emissioni e nell’impatto sull’ambiente, nonchè alla diminuzione dei costi di gestione. L’uso di questo espediente tecnologico è già ampiamente diffuso negli Stati Uniti e soprattutto in Svezia, nazione europea che al giorno d’oggi ne ampia sempre di più il raggio d’utilizzo.
A Stoccolma, infatti, il dissipatore è già una realtà ben salda e fortificata all’interno dei suoi impianti di gestione e trattamento delle acque e dei rifiuti. In Italia negli ultimi quattro anni sono state portate avanti diverse sperimentazioni, che si sono concentrate nei territori di Lucca, Monghidoro (Bo), Biella, Padova e Chieri (To).