Si è concluso con successo, lo scorso venerdì a Strasburgo, il giro del mondo in auto elettrica, dopo aver attraversato 17 paesi in quasi 8 mesi. Questa lodevole inziativa, nota con il nome di “Odissea Elettrica“, è stata lanciata dalla casa automobilistica Citroën con l’obiettivo di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale sugli innumerevoli vantaggi della mobilità ecosostenibile. Questa insolita avventura ha avuto come protagonisti due giovani ingegneri francesi, Antonin Guy e Xavier Degon. La missione consisteva nel percorrere 25 mila chilometri a bordo di una Citroën C-Zero, la city-car 100% elettrica ed ecologica: zero litri di carburante, zero emissioni di CO2, zero inquinamento acustico. L’auto ha un’autonomia di 150 km e può essere ricaricata tramite una qualsiasi presa di corrente in 8 ore oppure mediante un collegamento alla corrente monofase di 125 A a 400 V in circa 30 minuti. Ai due viaggiatori, inoltre, è stato dato un budget di 250 euro da utilizzare esclusivamente per le ricariche necessarie (in totale 300).
Il percorso è stato accuratamente studiato per rispondere ad una primaria necessità, ossia quella di trovare un punto di ricarica ogni 95 km, una distanza scelta tenendo in cosiderazione tutti i possibili imprevisti. L’Odissea elettrica ha fatto tappa negli Usa, in Giappone, a Singapore, nel sud-est asiatico, in Cina, in Kazakistan, nell’Europa orientale (ovviamente traversate degli oceani Atlantico e Pacifico sono state effettuate in nave).
Giunti a Strasburgo, i due compagni di viaggio sono stati accolti dal sindaco della città e hanno raccontato la loro avventura nel corso di una conferenza stampa. “Se con un veicolo elettrico si può andare in giro per il mondo – hanno commentato i due ingegneri francesi – allora chiunque può utilizzarla per andare a lavorare, a fare shopping o per portare i bambini scuola“.