L’energia geotermica è una tipologia di fonte rinnovabile che sfrutta il calore naturale presente negli strati più profondi della crosta terrestre per produrre energia elettrica oppure per alimentare i sistemi di riscaldamento degli edifici. Nonostante l’eolico e il fotovoltaico restino le fonti alternative più utilizzate, in Italia l’uso della geotermia si sta largamente diffondendo, grazie all’attuazione di interessanti progetti. Un esempio giunge dalla Regione Lombardia, che a fine maggio si impegnata nell’incentivazione di 150 impianti di riscaldamento geotermico degli edifici da realizzare entro il 31 dicembre del 2013.
I vantaggi dell’energia geotermica sono davvero molteplici. Il calore captato e accumulato da un tradizionale impianto può essere utilizzato sia per riscaldare sia per raffreddare gli edifci a seconda delle esigenze. Per la produzione di energia elettrica, invece, è necessario realizzare centrali elettriche in corrispondenza di fonti idrotermali. In questo modo, il vapore raccolto viene convertito mediante speciali turbine e alternatori.
Grazie a tali vantaggi, negli ultimi anni in Italia si è registrato un aumento esponenziale di richieste, da parte di imprese nostrave e straniere, per i nuovi permessi di ricerca di risorse geotermiche per la produzione di energia elettrica. Secondo Gian Vito Graziano, presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, il potenziale produttivo legato a queste iniziative potrebbe addirittura superare nell’arco di soli 10 anni le previsioni del Pan, il Piano di Azione italiano per le fonti rinnovabili. A frenare il raggiungimento di questo potenziale, vi è la mancanza di un quadro chiaro di regole che possa portare alla realizzazione di regimi di incentivazione ben definiti.
‘‘Purtroppo il nostro Paese stenta a programmare e ad intraprendere politiche di avanguardia, nel settore delle energie – ha dichiarato Graziano – Insomma mentre il mondo si avvia da tutt’altra parte, l’Italia sembra ingranare la retromarcia“.