Si chiama Ginkgo ed è il primo ombrello amico dell’ambiente, interamente progettato in Italia. “Padri” di questa interessante invenzione sono l’ingegnere Gianluca Savalli e il designer Federico Venturi, che insieme hanno dato il via a questo ambizioso progetto potendo contare anche sul sostegno dell’Acceleratore d’Impresa e dalla Fondazione Politecnico di Milano. L’ombrello al 100% riciclabile, a differenza di quelli attualmente in commercio (in ferro e in poliestere) di difficile smaltimento, è composto principalemente da polipropilene, un materiale flessibile, resistente a urti e vento, che non si deforma. Ginkgo nasce da una semplice considerazione comune a tutti, secondo cui troppi sono gli ombrelli acquistati ogni anno per sostituire quelli rotti o persi. Circa 900.000.000 oggetti che vengono smaltiti in maniera sbagliata e che necessitano di tempi di degradazione troppo lunghi (oltre mille anni).
“L’utilizzo di questo materiale, infatti, garantisce l’elasticità (braccetti, pulsante di blocco, ecc) maggiormente sollecitati e che risultano essere i pinti di maggiore debolezza negli ombrelli tradizionali – hanno spiegato i due inventori – la razionalizzazione del numero dei componenti, ridotto dell’80%, ha portato ad un aumento dell’affidabilità ed a una semplificazione delle fasi di produzione e assemblaggio“.
Per tutti questi motivi, Ginkgo ha vinto Idea to Product Competition Italy 2011 (competizione interna al Politecnico di Milano), aggiudicando un premio in denaro pari a 2.000 euro, somma che verrà utilizzata per la progettazione, la produzione di stampi e per il deposito del brevetto. Ma non è stato l’unico riconoscimento assegnato a questo innovativo progetto. Lo scorso 20 settembre, infatti, l’invenzione Made in Italy è riuscita a superare la prima selezione del James Dyson Award, la competizione di design internazionale che premia le creazioni esteticamente belle e funzionalmente efficienti.