La Posidonia è da sempre un elemento imprescindibile per l’ecosistema marino, anche se il rinnovarsi di residui di foglie e fusti lungo la riva porta a numerosi problemi sia per la balneazione che per le autorità locali, dato la raccolta e lo smaltimento hanno un costo non indifferente.
A questo proposito, l’Ispa-Cnr, un istituto di scienze di Bari, ha presentato un progetto che prevede la riutilizzazione di questo materiale organico come fertilizzante, per coltivazioni da suolo.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con la società Eco-logica srl, l’Aseco srl e Tecoma e, inoltre, può vantare una selezione all’interno del programma europeo Life+, per quanto riguarda la sezione “Politica ambientale e governance, priorità risorse naturali e rifiuti”.
Dalle ultime ricerche, quindi, si è arrivati alla convinzione che la posidonia può essere aggiunta alle biomasse compostabili, togliendola in questo modo alla destinazione della discarica che, invece, provoca solamente un aumento dei gas nocivi e dell’effetto serra.
Ecco, quindi, che si intravede un nuovo orizzonte per l’impiego nell’agricoltura delle biomasse spiaggiate.