Per ridurre i livelli di smog nella città di Torino, l’assessore regionale all’ambiente Roberto Ravello, ha pensato di utilizzare questo nuovo sistema, ancora in fase di testing nelle grandi città europee, per rendere l’aria di Torino più respirabile. Questa speciale colla verrà fatta lavorare in concomitanza ai blocchi del traffico per le macchine Euro 2, cercando così di sfruttarne al massimo le potenzialità. Parliamo di questi inibitori di polveri, cosa sono? Sono dei composti chimici (principalmente da tensioattivi, sali, polimeri, emulsioni di resine, petrolio e bitume) o biologici che riescono a fissare al manto stradale tutte le polveri sottili o PM10 (Particelle Microscopiche che vanno dai 10 o a grandezze inferiori in termini di micron) che sporcano l’aria e soprattutto fanno male alla salute. Questa sperimentazione avrà un costo di 100 euro al Km e verrà sostenuta per intero dalla regione Piemonte e dall’ Arpa(Agenzia Regionale Protezione Ambiente n.d.r.).
Stesso esperimento è stato condotto a Londra lo scorso inverno ed ha prodotto risultati incoraggianti, infatti lo smog è diminuito del 14%, o meglio è incollato al suolo, però c’è da dire che solo le parti fisiche sono intrappolate dalla colla, mentre le emissioni di Co2 sono comunque disperse nell’atmosfera. L’utilizzo della particolare colla, però dev’essere integrato necessariamente a riforme strutturali circa la circolazione dei veicoli. Si attendono i commenti sui risultati raggiunti dall’utilizzo di questo sistema (anche se comunque l’efficienza della colla non è messa in dubbio visto il picco del 57% di riduzione delle polveri raggiunto a Drammern in Norvegia) che potrebbero svoltare completamente la vivibilità nelle città con più smog al mondo.
I comuni però ci vanno con i piedi di piombo, e preferiscono attendere maggiori chiarimenti circa la tossicità del prodotto, infatti in una grande città l’applicazione potrebbe non disturbare quanto in un piccolo paesino magari circondato dal verde, dove la colla potrebbe fare danni inquinando le aree circostanti e da non dimenticare comunque che il fattore meteo è importante, visto che se c’è inquinamento su piccola area una semplice pioggia è capace di abbassarlo in modo significativo.