È stata pubblicata nei giorni scorsi la relazione sullo stato del mercato dell’energia elettrica e del gas naturale approfondendo, anche, quello che è lo stato di impiego ed integrazione degli impianti alimentati da fonti alternative.
L’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha stilato il Nuovo Rapporto, reperibile già sul sito, analizzando in maniera attenta e critica gli scenari del panorama nazionale, europeo e mondiale.
Il documento in questione, mira a monitorare l’evoluzione dell’energia elettrica e del gas naturale integrati dai grandi impianti alimentati da fonti alternative.
Partendo da qui, l’Authority illustra una serie di possibili manovre in materia di incentivazioni alle eco-energie, si legge nel documento che secondo una stima, il costo complessivo messo in atto per l’incentivazione delle rinnovabili, supera i 2 miliardi di euro nel periodo inerente al 2009.
Partendo da questo assunto, si può arrivare ad ipotizzare che nel 2010 la spesa possa raggiungere i 3 miliardi, 5 nel 2015, e più di 7 miliardi nel 2020, di cui circa 3,5 miliardi utilizzata esclusivamente per l’incentivazione degli impianti fotovoltaici.
l’Aegg afferma che per diminuire l’impatto e per ridurre gli oneri generali di sistema, è opportuno dare il via a quanto contenuto e previsto nella Legge n. 99/09 in materia di meccanismi volontari di risoluzione anticipata da parte di coloro che producono le convenzioni CIP-6 , rivedere con cura e attenzione i vari livelli e i tempi di durata delle incentivazioni concesse, con particolare attenzione al solare e al fotovoltaico.
Ridurre tendenzialmente gli oneri applicati agli utenti posti in essere con i certificati verdi ridimensionando sia il tempo che il valore.
Inoltre, cercare di evitare il cattivo funzionamento del mercato dei certificati verdi spesso legati ad anomalie tra prezzi di cessione e ritiro.