Nei giorni passati, il Ministro dello Sviluppo Economico ha sottoscritto un decreto ministeriale che introdurrà nuovi “contratti di innovazione tecnologica”. La misura appena ufficializzata inserirà, secondo le stime del MSE, investimenti volti ad incentivare ricerche e studi stimolando fortemente il mercato del lavoro per studiosi e ricercatori.
Pare che gli investimenti dovrebbero ammontare a circa 2 miliardi di euro interamente destinati all’incentivazione in campo di sviluppo e nuova tecnologia.
Come afferma lo stesso Scajola, i progetti finanziati avranno una durata massima che si aggira da un minimo di 12 mesi ad un masi di tre anni, si tratta di progetti assolutamente innovativi e all’avanguardia che potrebbero portare un tornaconto non indifferente per il nostro Paese.
A quanto pare le risorse disponibili messe a disposizione dell’iniziativa non riusciranno a coprire pienamente le spese necessarie all’avvio dei progetti che richiederebbero un importo pari a 10 miliardi di euro, ma il ministro a tal proposito assicura che si è giù avviato un tavolo di lavoro che dovrebbe prevedere una collaborazione sinergica tra pubblico e privato.
Il decreto inoltre fissa un iter assolutamente dettagliato che prevede tempi assolutamente brevi per far si che il “contratto di innovazione” possa finalmente attivarsi.
Tutti gli enti e le imprese coinvolte dovranno sottoscrivere un accordo che stipuli una leale collaborazione con la controparte pubblica dando il via allo stanziamento di contributi combinati e prestiti agevolati.
In questo modo il finanziamento governativo sarà integrato e affiancato da quello bancario e privato, garanzia di validità ed efficienza per tutte le aziende e le imprese coinvolte.
Per tutti coloro che vorranno avere un quadro più chiaro e avere maggiori informazioni potranno visitare il sito della Direzione Generale per l’Incentivazione delle Attività Imprenditoriale: http://www.incentivialleimprese.it/46/.