I maggiori produttori di energie alternative scoprono con rammarico che, la tanto attesa Conferenza Unificata che avrebbe dovuto puntare l’attenzione sui nuovi assetti delle politiche volte al sostegno delle rinnovabili, non è stata purtroppo convocata.
Come ben sappiamo, l’ultimo decreto rimandava il dibattito sul Conto Energia e sul relativo sistema di incentivazione, ad una Conferenza Unificata Stato-Regioni che avrebbe dovuto tenersi entro il 25 Febbraio 2010, conferenza che però non c’è stata.
Questo stato di indeterminatezza getta senz’altro un po’ di paure e di ansia nel mondo della produzione di energie alternative, in quanto parecchie erano state le aspettative riposte sulla presentazione dei provvedimenti in sospeso.
Il presidente dell’ Aper ha espresso forti preoccupazioni in merito alla questione affermando che, proprio in considerazione del fatto che gli incentivi saranno in vigore fino al 31/12/2010, le imprese non possono essere lasciate in uno stato di imprecisione e inesattezza.
Inoltre, lo slittamento non ha previsto le imminenti elezioni regionali che potrebbero in parte compromettere il mercato del fotovoltaico.
Urge un minimo di concretezza su cui basare attività di pianificazione a lungo termine, al fine di evitare spiacevoli ripercussioni in termini di filiera industriale.
Come affermano gli stessi esponenti dell’Aper, si tratta di una vera e propria palese e manifesta irresponsabilità istituzionale, che rischia di mettere seriamente in difficoltà il settore già abbastanza in crisi.
Si ribellano quindi i produttori di energie rinnovabili, in quanto dichiarano a gran voce che non possono più accettare di essere additati come l’unica causa della mancata diminuzione dei costi delle bollette che gravano sugli italiani.