Manca ormai un solo anno alle Olimpiadi di Londra e ormai tutto sembra destinato ad incentrarsi sulla sostenibilità. Tra le tante iniziative spicca quella di voler realizzare un’olimpiade priva di palstica (plastic-free) ideata dal gruppo Greener Upon Thames.
Il tutto nasce dall’autorizzazione alla costruzione del più grande Mc Donald’s del mondo che sarà capace di servire oltre un milione di pasti al giorno in una dimensione equivalente a tre campi di calcio. Il nuovo edificio secondo i progetti dovrebbe essere costruitto accanto allo stadio principale e produrrà, data la mole, enormi quantitativi di plastica. La petizione cominciata da Greener Upon Thames afferma : “Noi sottoscritti, richiediamo Olimpiadi senza buste di plastica nel 2012 e chiediamo un divieto totale di emissione dei sacchetti di plastica in tutti i punti legati alle Olimpiadi”.
Non si tratta di un fenomeno localizzato, ma molto diffuso nel Regno Unito, anzi al contrario di quanto sta accadendo nel resto del mondo i consumi Oltremanica sono addirittura aumentati. L’incremento rilevato è stato infatti del 5% rispetto all’anno precedente passando da 6,5 miliardi di pezzi nel 2009-10 a 6,8 miliardi nel 2010. Al di sopra c’è l’Irlanda che ha fatto meglio imponendo una tassa sui sacchetti per diminuirne l’uso e analogamente sta pensando di fare il Galles.
Secondo quanto dichiarato dal sindaco di Londra, sarà realizzata una plastic-free zone, ovvero un apposito luogo privo di sacchetti in plastica. Nonostante le richieste del Sindaco, l’unica cosa che si è riusciti ad ottenere dal Parlmento è una dispensa speciale dalla tassa che sarà rimandata fino alla fine delle olimpiadi, rendendo così la manifestazione, che nelle idee iniziali doveva essere sostenibile, sempre più votata alla plastica e quindi all’inquinamento.
