Quanto incidono le rinnovabili sull’economia domestica?

Quanto le energie rinnovabili riescono effettivamente ad influire sull’ottimizzazione economica (oltre che ecologica) dei nostri appartamenti?

Una domanda la cui risposta potrebbe essere utilizzata come vera e proprio arma da entrambi i fronti, ovvero, sia da coloro che mirano ad uno sviluppo sempre più massiccio delle rinnovabili sia da coloro che,  invece, mirano a promuovere altre forme di energia alternative al combustibile.

Approvata la bozza per il nuovo decreto sulle rinnovabili

La bozza del decreto rinnovabili 2020 è stata finalmente approvata e pare che già siano state sollevate polemiche e reazioni negative da parte degli addetti ai lavori, primi tra tutti i gruppi Assosolare e Aper.

A sollevare la questione, proprio il gruppo Assosolare che ha definito la bozza in questione assolutamente limitativa rispetto alla questione delle rinnovabili, in quanto sono stati posti grandi vincoli relativi all’istallazione di impianti fotovoltaici a terra, rischiando così di compromettere e frenare lo sviluppo del settore fotovoltaico in Italia.

L’eolico nel prossimo futuro: quali i possibili sviluppi?

L’eolico diventerà presto una delle fonti energetiche primarie del nostro continente?

Le probabilità potrebbero essere molte, in quanto l’ultimo studio congiunto elaborato da Greenpeace International e dal Global Wind Energy Council annuncia che entro il 2020 l’energia eolica riuscirà a soddisfare il 20% del fabbisogno energetico mondiale.

Ma tale stime sono destinate con molta probabilità ad aumentare nel corso di questi anni, la proporzione dovrebbe infatti aumentare entro il 2030, una situazione complessiva questa che dimostrerebbe, pertanto, una tendenza assolutamente al rialzo rispetto allo sfruttamento delle energie rinnovabili e pulite.

Tutti contro il Nucleare: il 6 e 7 Novembre le rinnovabili scendono in piazza!

Il nucleare proprio non convince nessuno (non solo chi da anni si adopera con lo scopo di portare avanti investimenti e progetti sulle rinnovabili) ed ecco che in un clima di totale ostilità quasi non sorprende l’unione di intenti raggiunta da Cgil, Arci, Acli e Legambiente che hanno scelto di collaborare con lo scopo di raccogliere firme a favore della proposta di legge