Ultime news dal mondo delle energie rinnovabili. Oggi vi parliamo del Solar Vortex, una innovazione presentata da Ari Glezer del Georgia Institute of Technology negli Stati Uniti, grazie alla quale sarebbe possibile sfruttare i vortici di aria per la produzione di energia elettrica.
Il Solar Vortex è una speciale turbina, una sorte di “mulino orizzontale” dalla forma cilindrica. La sua creazione è opera di Ari Glezer, ricercatore del Georgia Institute of Technology, il quale si è ispirato alla simulazione della dinamica dei cosiddetti “dust devil”, i vortici di sabbia che si formano nelle aree desertiche in particolari condizioni che si vengono a creare nel periodo estivo, in cui si assiste al surriscaldamento del terreno. In parole povere, l’aria surriscaldata sale rapidamente verso l’alto spinta dall’aria più fredda (la cosiddetta “spinta di Archimede”) e trascina con sé la polvere creando un vortice.
Con l’ausilio di questa innovazione tecnologica, l’aria calda viene canalizzata attraverso le pale verticali della turbina che inizia il suo movimento di rotazione creando un vortice e attirando altre masse di aria calda attorno a sé stessa. In questo modo l’energia elettrica viene generata grazie ad un particolare meccanismo di autoalimentazione che viene sfruttato da un generatore collegato direttamente alla turbina.
Secondo alcuni studi produrre energia attraverso il Solar Vortex consentirebbe un risparmio del 25% rispetto alla produzione di energia attraverso le tradizionali pale eoliche e un risparmio del 65% rispetto alla produzione di energia generata dai pannelli fotovoltaici. Ricordiamo ai nostri lettori che il progetto ha ricevuto un finanziamento di 3,7 milioni di dollari dal dipartimento USA dell’energia e il primo prototipo ridotto da 10 kW dovrebbe entrare in funzione nel 2015.