Ultime notizie dal mondo dell’ecosostenibilità. Dopo quattro anni di ricerche è stata messa a punto il Modulo Solwa, che permette di distillare l’acqua e renderla potabile attraverso l’energia solare accumulata, imitando il funzionamento di una serra.
Il promotore dell‘innovazione tecnologica è Paolo Franceschetti, un ricercatore padovano che da quattro anni ha lavorato allo sviluppo della Tecnologia Solwa. Grazie all’utilizzo di questa particolare tecnologia è possibile, infatti, risolvere il problema relativo al trattamento e al riutilizzo delle risorse idriche e della gestione dei fanghi che derivano dagli impianti di depurazione biologici.
Utilizzando l‘energia solare è infatti possibile depurare l’acqua con elevata concentrazione di sali o di agenti inquinanti e renderla adatta alla potabilizzazione. Il Modulo Solwa, grazie alle sue particolari caratteristiche imita all’interno di una serra la fase di evaporazione e di condensazione dell’acqua. Attraverso l’applicazione di un sistema formato da micropompe e scambiatori di calore, questo modulo è capace di depurare una quantità di acqua potabile stimata intorno ai 10 litri al giorno, senza dover ricorrere a fonti di alimentazione energetica tradizionali, come l’elettricità e i combustibili fossili.
La Tecnologia messa a punto dall’azienda Solwa srl è si caratterizza infatti per il basso impatto ambientale e l’elevata efficienza energetica grazie alla scelta di adottare le moderne conoscenze nel campo scientifico relative alle energie derivate dallo sfruttamento di fonti rinnovabili. Grazie ai risultati ottenuti dagli sforzi del team della Solwa srl, capitanati e coordinati da Paolo Franceschetti, la Tecnologia Solwa ha già ricevuto tutta una serie di riconoscimenti ed è stata inserita nel Programma IDEASS promosso dalle Nazioni Unite, che prevede la raccolta di tutte le innovazioni che rendono green lo sviluppo dell’umanità.