Il mix energetico mondiale, non ci stancheremo mai di ripeterlo, dovrebbe essere composto per la maggior parte da fonti rinnovabili per permettere uno sviluppo sostenibile dell’economia mondiale, che non consumi rapidamente, come purtroppo sta avvenendo, le risorse che il nostro amato pianeta ci offre. Tra tutte le fonti energetiche pulite, ce n’è una che appare più promettente, e su cui molti governi e moltissime società private stanno puntando, in fase di ricerca e, soprattutto, in fase di investimento, realizzando impianti nelle zone maggiormente adatte al suo sfruttamento; stiamo parlando del fotovoltaico. La possibilità di realizzare installazioni anche di piccole dimensioni, le misure adottate da molti Stati a sostegno dell’energia solare, la progressiva riduzione dei costi di produzione delle celle fotovoltaiche e, parallelamente, l’aumento della loro efficienza e resa energetica, hanno creato un vero è proprio boom economico che ha coinvolto rapidamente molte zone del globo.
La crescita del mercato fotovoltaico globale ha un ritmo forsennato e, secondo l’Epia – European Photovoltaic Industry Association – nel corso del 2010 avremo un aumento del 76% della potenza installata rispetto allo scorso anno, raggiungendo l’incredibile quota di 12,7 gigawatt. L’Associazione, la più grande al mondo, che conta oltre 200 società e rappresenta circa il 95% dell’industria fotovoltaica del vecchio continente e l’80% di quella mondiale, prevede che la Germania, che attualmente guida il mercato, rimanga nella sua posizione di leadership passando quest’anno da 3,8 a 4,5 GW. Le nuove installazioni tedesche stanno aumentando in previsione di una riduzione degli incentivi che dovrebbe arrivare a giugno, tuttavia, a riguardo, l’Epia dichiara che “una diminuzione sostanziale potrebbe minacciare lo sviluppo dell’industria tedesca, spingendo il mercato verso produttori non europei low-cost e togliendo migliaia di posti di lavoro in Germania”.
Inoltre, mentre in uno scenario di sviluppo moderato, gli Stati Uniti potrebbero raggiungere i 600 MW entro fine 2010 e 3 GW per il 2014, nel caso di un’accelerazione del mercato d’oltreoceano, gli USA potrebbero arrivare a 6 GW tra 4 anni, scavalcando la Germania in quanto ad energia prodotta.