E perchè non impiegare i pannelli solari anche nei condomini? E’ certamente possibile installare alcuni impianti fotovoltaici che possano alimentare l’intere parti comuni del condominio. Considerando poi il fatto che esistono norme ed agevolazioni apposite per questo scopo, sarebbe davvero una buona mossa per diminuire il consumo di energia elettrica nelle grandi città.
Ed infatti capita abbastanza spesso di essere convocati da amministatori condominiali, o dagli stessi singoli condomini, per partecipare ad assemblee di condominio, convocate in sessione straordinaria per discutere sulla approvazione di un impianto fotovoltaico da realizzare sul tetto di una palazzina o di una fila di box, oppure per la costruzione di pensiline parking che producano energia.
Il decreto Conto Energia premia i condomini che si attrezzano producendo per se stessi energia pulita, mediante pannelli fotovoltaici, includendo la categoria condominiale tra quei soggetti privilegiati che godono di tariffe incentivanti agevolate. Difatti, gli impianti realizzati sulle superfici condominiali, qualsiasi sia la loro tipologia, vengono considerati come totalmente integrati, ottenendo così il riconoscimento massimo degli incentivi statali, adeguati alla potenza dell’impianto. Dunque lo stato ci “aiuta” a portare avanti scelte coraggiose a favore dell’ambiente.
Una domanda ricorrente è: può il condominio rifornire di energia fotovoltaica i sottostanti appartamenti?
La risposta è negativa, perchè la normativa prevede che il condimonio possa produrre energia solo per soddisfare il fabbisogno delle parti comuni, abbattendo considerevolmente i costi per l’utilizzo dell’ascensore, per l’illuminazione di scale e giardini e di tutte quelle voci che richiedono il consumo di energia.
Qualora la produzione di energia derivata dall’impianto, produca più di quanto sia l’assorbimento elettrico interno, la rimanente corrente elettrica può essere venduta alla rete ed il corrispettivo potrà essere opportunamente usato per la copertura di ulteriori spese.
L’amministratore del Condominio deve ricevere delega dall’assemblea, convocata in sessione straordinaria. La valutazione di chi finanzia sarà fatta sul valore catastale dell’intero immobile. Il finanziamento viene erogato in 15 anni, mentre il Conto Energia incentiva per 20 anni. Gli ultimi cinque anni, dunque, sono di utile netto.
E’ sufficiente presentare in Comune una semplice comunicazione attuativa del progetto. Non serve la DIA. Ottenuto il finanziamento, i lavori si aprono in trenta giorni (concessione del punto di consegna da parte di ENEL) e si concludono in un paio di settimane. Successivamente l’impianto viene allacciato alla rete e registrato al GSE per l’erogazione degli incentivi.
I costi di manutenzione ed assicurativi. L’assicurazione è all risk e copre anche la mancata produzione. Unitamente allo studio di fattibilità viene consegnato un business plan completo spalmato sui 20 anni del Conto Energia. Il Condominio è un soggetto giuridico a sé stante, quindi sarà titolare dell’impianto che rientrerà così nel suo stato patrimoniale.
Fonte: Impiantipannellisolari.eu
abbiamo iniziato i lavori (l’azienda che fornisce i servizi è Irsol) anche nel condominio dove abito..ho letto l’articolo ed è tutto come ci ha spiegato l’amministratore!