Che tra le varie fonti di energia rinnovabili il fotovoltaico svolga un ruolo dominante appare ormai chiaro, soprattutto in un paese che può godere di un clima favorevole, da questo punto di vista, come l’Italia. A sostegno di questa generale convinzione arrivano anche i dati di inizio anno del GSE, il Gestore Servizi Energetici, riguardanti lo sviluppo del settore fotovoltaico italiano nel 2009.
L’anno da poco concluso è stato caratterizzato da una forte crescita registrando 850 MW installati rispetto ai “soli” 417 rilevati a fine 2008: i dati, riportati dall’APER – Associazione Produttori Energia da fonti Rinnovabili – evidenziano una forte crescita in tutte le regioni italiane, con una media del 100% che tocca il picco nel 600% del Molise, partendo dal molto scarso 50% della Calabria. Il trend di crescita trova riscontro anche nel calcolo della potenza media installata rispetto alla popolazione, che passa da 7,01 W/abitante ad oltre 14 W/abitante.
Per quanto riguarda la potenza installata, leader indiscussa la Puglia con i suoi 111 MW installati, seguita dalla Lombardia con oltre 100 MW; agli ultimi posti della classifica troviamo una abbastanza ovvia Valle d’Aosta, che paga anche la posizione geografica e le condizioni climatiche avverse, con 0,57 MW e una non altrettanto giustificata Liguria con appena 6,3 MW.
Ad ogni modo, al di là dei meri dati statistici, la notizia più confortante che è possibile estrapolare da questi numeri, è la riuscita del sistema feed-in-tariff: il Conto Energia ha permesso un largo sviluppo del fotovoltaico in tutta la nazione ed appare ovvio come sia importante l’emanazione delle nuove misure che quest’anno, complici anche le passate elezioni regionali, stanno tardando ad arrivare. Inoltre, per quanto riguarda il futuro del settore, i grossi investimenti realizzati dai due colossi mondiali dell’economia, USA e Cina, fanno ben sperare il mondo della ricerca da cui ci si attendono nuove soluzioni che portino ad un abbassamento dei prezzi delle celle fotovoltaiche.