Freddo dal sole

Per quanto possa apparire contraddittorio, il titolo del nostro articolo è assolutamente veritiero: è possibile ottenere il freddo dall’energia solare. Un progetto presentato dall’Università di Firenze nel lontano dicembre del 2007, sta per essere portato a termine con l’installazione sul tetto dell’ateneo di un sistema sperimentale per l’impiego dell’energia nel “solar cooling”.

L’innovazione sta nel processo che, nell’ambito della trasformazione energetica, non prevede un passaggio da energia solare ad energia elettrica ed infine ad energia per la refrigerazione.

Tali reiterate trasformazioni provocherebbero così elevate perdite energetiche, le quali renderebbero il processo poco efficiente. Il solar cooling, dunque, utilizza dei collettori termici che generano il funzionamento di un “chiller”, una specie di motore refrigerante.

Ciò consente la produzione del freddo con soli trasferimenti di energia termica, il che rappresenta una rivoluzione nel campo del solare. Un comunicato Unifi recita: “il prototipo, che prevede il monitoraggio remoto, è frutto del progetto Salve (Assisted Solar Cooling università di Firenze), finanziato da Ministero dell’Ambiente e realizzato con il supporto dell’Ufficio tecnico di ateneo, dal dipartimento di Energetica dell’ateneo e dal Centro di ricerca per le energie alternative e rinnovabili – Crear – struttura interdipartimentale dell’università di Firenze”.

Il progetto fa parte di un ampio percorso di ricerca che l’università toscana sta portando avanti nel campo delle tecnologie solari, in cui “di particolare rilevanza è Scoop Solar Concentration Technologies for Photovoltaic Systems progetto innovativo che intende migliorare la produzione di energia elettrica dall’energia solare mediante l’effetto fotovoltaico. A questo scopo si utilizza il fotovoltaico a concentrazione, che è capace di migliorare la capacità produttiva elettrica degli attuali pannelli fotovoltaici”.

Scoop riunisce numerosi centri di ricerca, università e privato su tutto il territorio nazionale, coordinati da Enel e finanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito di Industria 2015, il disegno di legge, recepito nella finanziaria 2007, che stabilisce le linee strategiche per lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo italiano del futuro.

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