Da tempo si parla di innovazioni tecnologiche nel campo del fotovoltaico, come quella “sun free” che riesce a produrre energia sfruttando il calore del sole e non i suoi raggi, o i nastri flessibili in fluoruro polivinile capaci di produrre energia in qualsiasi condizione meteo.
Ora si parlerà di un metodo ingegnoso e semplicissimo, ossia il Fotovoltaico a Concentrazione. Già Archimede ci arrivò con i suoi “specchi ustori” e dopo centinaia di anni il metodo regge ancora al tempo, infatti vengono utilizzati migliaia di specchi puntati verso una torre alta 130 metri che fa da accumulatore, raggiungendo temperature altissime e producendo così gas o vapore ad alta pressione che mette in moto il generatore elettrico. Le novità non si fermano quì, infatti in Spagna si è riusciti a produrre energia persino di notte.
Il meccanismo è semplice: il calore che viene immagazzinato al mattino, viene concentrato verso un deposito di sali fusi che durante le ore notturne andranno a produrre energia elettrica. Il fotovoltaico a concentrazione è si utile ed efficiente, ma è anche molto ingombrante, ecco perchè in Italia si pensa di costruire centrali nel sud della penisola, dove varie regioni hanno già dato la disponibilità su diversi spazi inutilizzati.
Un impianto medio produce energia per circa 27.000 case, risparmiando così annualmente 30.000 tonnellate di Co2. Al momento è la Spagna il leader europeo per quanto riguarda questi impianti, infatti al momento ne è presente uno nei pressi di Siviglia, e sono in cantiere altri 2 da 50MW con un costo di 1 miliardo di euro, che verranno spalmati nel corso dei successivi 25 anni ammortizzando le spese.