Stati Uniti, le rinnovabili sorpassano il nucleare

L’uso di energia nucleare è diffuso in tutto il mondo ma soprattutto è soprattutto negli Stati Uniti che diventa un elemento fondante del sistema energetico. Nonostante ciò questo è stato, per gli Stati Uniti, l’anno del sorpasso delle fonti rinnovabili rispetto all’energia fornito dall’energia nucleare.

Passando alle cifre si registra che le 104 centrali nucleari statunitensi hanno coperto solo il 10,6% di quello che è l’intero fabbisogno energetico nonostante si tratti del Paese con più centrali. I valori però risultano fortemente ridotti rispetto al passato, anche a causa dell’effetto sortito dal disastro di Fukushima che ha comportato un ridimensionamento del regime di utilizzo delle varie centrali.

Se da una parte quindi l’energia prodotta dal nucleare si è ridotta, sia per le pressioni dovute al disastro giapponese, sia per il maggior costo in termini di inquinamento, dall’altra parte si è registrata un’impennata del settore delle rinnovabili che ha incrementato l’energia fornita del 12% spazzando via la concorrenza di nucleare e combustibili fossili. Se si riporta il dato invece rispetto al 2010 i dati parlano di un incremento del 14,4% fornito soprattutto dall’idroelettrico, dalle biomasse e dai biocarburanti poichè l’idroelettrico fornisce più facilmente elevate potenze mentre le seconde essendo settori rinnovabili in via di sviluppo accrescono di anno in anno la fetta di mercato energetico da occupare.

La strada intrapresa dall’america risulta quindi ben delineata e il sorpasso realizzatosi, è il manifesto della voglia del Paese di combattere l’inquinamento, di abbandonare le fonti fossili, di lasciare sempre di più nel cassetto dei ricordi quel nucleare che tanti problemi ha creato negli ultimi anni. Credere nell’energia rinnovabile significa quindi credere nel futuro di un settore che non conosce crisi e che ha registrato una continua crescita che stando alle proiezioni continuerà a protrarsi nei prossimi anni.

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