Destini diversi per Italia e Germania riguardo al nucleare. Da una parte Silvio Berlusconi che spinge affinchè venga realizzato per soddisfare il fabbisogno energetico nazionale, dall’altro il cancelliere tedesco Angela Merkel che annuncia il ritiro delle centrali nucleari dal territorio tedesco alla luce di quanto sta accadendo in Giappone.
Annunciato infatti dalla cancelliera tedesca Angela Merkel un exit strategy dopo quanto accaduto in Giappone. I fatti che hanno visto protagonista il territorio giapponese hanno infatti scosso il mondo e hanno dato il via, secondo la Merkel, ad una nuova era nella quale non ci sarà posto per il nucleare ai fini del sostentamento energetico.
La decisione è stata presa a fronte delle pressioni della folla manifestante che chiedeva di correre ai ripari a causa delle centrali ormai vecchie e che già in Giappone hanno mostrato la loro fragilità, il tutto dopo che si è ormai raggiunto il panico alla centrale di Fukushima in cui le radiazioni preoccupano e non poco il mondo intero. Protesta della gente comune immediatamente ascoltata ed accolta dal governo che sull’onda del movimento popolare decide di porre fine all’avventura nucleare in Germania.
In Italia al contrario si rema in direzione, è il caso di dirlo, ostinata e contraria perchè non solo si è deciso di andare avanti verso il nucleare, quando nel mondo intero si cerca una soluzione alternativa e si controllano le centrali preesistenti, ma si è deciso di tagliare le gambe all’altra fonte di sostentamento energetico oltre che di sviluppo quali sono le fonti rinnovabili. Dei cambiamenti che sembrano più un passo indietro verso un nucleare che ha ormai dimostrato i suoi limiti e una difficoltà a credere in quello che sarà il futuro delle fonti rinnovabili.