Abbiamo sempre sottolineato gli aspetti positivi e negativi dei progetti riguardanti le cosiddette energie pulite. In questo caso abbiamo a che fare con il micro-idroelettrico: niente a che vedere con le grandi strutture artificiali che vanno a deturpare paesaggio e ambiente per far posto ad esigenze idriche ed elettriche.
Il vantaggio del micro-idroelettrico sta proprio nella possibilità di realizzare un folta rete di piccoli mini e micro impianti, che sono in grado di produrre energie verde, senza nessun effettivo per l’ambiente circostante.
L’Italia ha un grande numero di fiumi e corsi d’acqua e, se si sfruttasse in modo idoneo questa risorsa, attraverso l’uso del micro-idroelettrico, si potrebbe arrivare a fornire addirittura il 20% del fabbisogno elettrico di tutto il paese, senza dover spendere esageratamente e, soprattutto, rispettando l’ambiente.
Il tutto tenendo in considerazione la buona piovosità del nostro paese, circa 1000 mm ogni anno, che potrebbe appunto portare a produrre una quota di fabbisogno pari al 20% senza intaccare il paesaggio circostante.
Insomma, quello che manca, in questi casi, sembra proprio un piano energetico strutturato ed organizzato, in modo da permettere lo sviluppo industriale, abbattendo i costi fissi, con la produzione di energia pulita.