Anev: l’applicazione dell’articolo 45 della finanziaria porterebbe gravi danni al settore eolico

Pochi giorni fa il grido di allarme lanciato da Anev, insieme alle altre associazioni che operano nel settore eolico: oggi l’associazione nazionale dell’energia del vento ritorna alla carica per fare in modo che la propria voce venga ascoltata. Secondo gli studi e i calcoli effettuati dall’Anev, l’attuazione dell’articolo 45, disposto dalla manovra finanziaria, recentemente approvata dal governo italiano, avrebbe un effetto altamente negativo sul settore delle energie rinnovabili.

Così, i vertici dell’Anev hanno deciso di scrivere una lettera aperta, con destinatari il ministro Tremonti e i componenti delle commissioni parlamentari delle Attività produttive e Ambiente della Camera e del Senato, nonché al presidente di Confindustria.
La richiesta è quella di abrogare tale articolo durante la conversione in legge del decreto: nel provvedimento governativo è disposta l’eliminazione dell’obbligo a carico del Gestore Servizi Energetici di ritiro dell’eccesso di offerta di certificati verdi.

Se la norma dovesse trovare attuazione, ci sarebbero dure ripercussioni sul settore, con la perdita di 25 mila posti di lavoro, solamente nel settore eolico e andrebbe ad aumentare l’insolvenza, peraltro già grave, del sistema creditizio, per quanto riguarda gli impianti finanziati.

Non solo, ma l’articolo 45 produrrebbe anche effetti negativi per lo stesso Stato, che si ritroverebbe con una grave perdita di gettito fiscale, oltre a dover pagare pesanti sanzioni pecuniarie all’Ue.

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