In Basilicata ogni anno ci sarebbe la possibilità di produrre più di 452mila tonnellate di paglie, ma anche circa 50mila tonnellate di rimi e rametti che derivano da potatura.
Questi scarti potrebbero essere ri-utilizzati investendoli come “biomasse”.
Le biomasse sono delle materie di origine organica o animale, che vengono sfruttate per la produzione di energia elettrica attraverso la combustione.
Grazie ad un’indagine portata avanti dal centro Enea di Rotondella, adesso è possibile stabilire con certezza quante biomasse possono essere estratte ogni anno nella regione Basilicata.
Nel nostro paese sono già presenti delle stime di biomasse, ma non sono abbastanza precise e affidabile, per costruirvi attorno una chiara e definita politica energetica.
Gli obiettivi quindi di queste ricerche sono proprio quelli di dare una certezza ai dati che riguardano le biomasse, con lo scopo di fornire degli strumenti più concreti su cui lavorare, per tutti gli addetti ai lavori in questo settore.
Esistono due impianti in Basilicata che sfruttano le biomasse, ma entrambi sono fermi per via delle critiche dei numerosi comitati ambientalisti: degli studi efficaci potrebbero garantire quelle risposte che da troppo tempo mancano all’appello.