Alimentare una grande azienda comporta elevate spese energetiche, quindi quando un’azienda riesce a produrre il 60% di emissioni in meno ci si rende conto di come il risultato raggiunto sia eccezionale. Stiamo parlando di Intel e della sua politica di riduzione di emissioni adottata dal 2007.
In quell’anno infatti fu chiesto al colosso mondiale dell’informatica di ridurre entro il 2012 le emissioni del 20%. Come abbiamo avuto modo di verificare, ad oggi, il risultato raggiunto ha del sensazionale, con un 60 % in meno di emissioni inquinanti rispetto al totale. Tutto questo è stato reso possibile grazie all’impiego delle fonti rinnovabili negli stambilimenti, riducendo in questo modo drasticamente le emissioni di gas serra. Un altro importante passo in avanti è stato quello che ha portato ad una riduzione del 12 % dell”utilizzo dell’acqua per il processo produttivo dei chip. Nel 2011 infatti si è riusciti a ridurre il consumo energetico per la produzione dei chip dell’8%. Inoltre questi accorgimenti hanno portato anche una riduzione dei rifiuti solidi urbani dell’87% mentre per quanto riguarda i rifiuti chimici si è arrivati ad un 81% di riduzione.
Grazie a tutti questi accorgimenti e alla precisione della realizzazione delle varie parti componentistiche l’Intel si è posizionata ai gradini più alti qunato ad efficienza energetica nel settore tecnologico. La consistente riduzione di produzione dei rifiuti è stata però accompagnata ad un elevato aumento i produzione degli RSU, pari al 54%,il dutto dovuto, spiegano dall’azienda, ai nuovi sistemi di produzione che si stanno utilizzando. Si stemi produttivi che chiaramente non erano tenuti in conto nel 2007, al momento dell’accordo in questione.
Dai vertici aziendali di Intel si arriva a sapere però che questo non è un punto di arrivo per l’azienda nel settore delle rinnovabili ma solo uno dei punti di un percorso ben più ampio che prevede la realizzazione di ulteriori piani sostenibili, in un ciclo che si protragga fino al 2020. Per quanto concerne questo nuovo piano non sono state ancora dettate le nuove linee programmatiche, e non sono nemmeno stabiliti i fondi necessari e disponibili. Nonostante questo però a far ben sperare è l’incredibile crescita, oltre ogni immaginazione, è stata capace di produrre l’azienda rispetto alle emissioni inquinanti, soltanto 5 anni fa
Per continuare su questa strada comunque l’Intel ha manifestato l’interesse ad attuare ulteriori piani sostenibili fino al 2020. Ancora non è stato fatto un piano programmatico né sono state date cifre precise, ma già il fatto che il miglioramento è stato il triplo di quanto pronosticato 5 anni fa permette all’Intel di avere un certo credito dal punto di vista delle politiche ambientali.