Il bioetanolo può essere utilizzato non solo per l’autotrazione, ma anche un ruolo importante nella produzione diretta di elettricità verde e di bioplastiche. Si sta sempre più diffondendo questa tecnica, in particolar modo nei paesi sudamericani, come il Brasile.
In un’intervista a Zeroemission.Tv, uno dei principali esponenti ed esperti che si occupano di energie rinnovabili, ovvero Nelson Ninin, che è anche il presidente dell’Isa, ossia l’International Society of Automation.
Dalle statistiche mondiali, si evince come il paese brasiliano sia il più grande produttore di bioetanolo in tutto il mondo.
Il governo ha puntato su questa strada “verde” fino dal 1975, per sostituirlo alla benzina, in modo da porre un freno alle importazioni di greggio, che ormai era salito da un prezzo troppo elevato.
E’ da quel momento che in Brasile si è sviluppata la produzione del biocarburante, derivato alla canna da zucchero e in questo modo si sono avviate anche le necessarie modifiche alle auto, per ovviare ai problemi di una scorretta combustione dell’etanolo.
Premesso che sono sempre stato a favore del rinnovabile resta l’altra faccia della medaglia che non dicono, bruciano ettari di foresta amazzonica solo per ricavarci campi destinati alla coltivazione per il bioetanolo, il motivo di questo sono ovviamente i soldi, dovrebbe essere una cosa più equilibrata e applicata anche nel resto del globo