Feci umane per ricaricare dispositivi portatili?

Feci umane

Feci umane per ricaricare i dispositivi portatili? A quanto pare secondo una ricerca condotta dalla East Anglia University è davvero possibile.

Ultime news dal mondo del risparmio energetico. Dopo avervi parlato dei test per ricaricare il proprio smartphone attraverso i suoni circostanti, oggi vi parliamo di una particolarissima ricerca condotta dalla East Anglia University secondo la quale è davvero possibile ricaricare i dispositivi portatili sfruttando le feci umane. Ma vediamola in dettaglio.

Lo studio si è concentrato sulle modalità con cui gli elettroni attraversano le proteine tipiche dei batteri. In particolare, le feci umane sono ricche di microrganismi capaci di processare metalli come il ferro, quindi di produrre energia da questo processo. Un sistema di “respirazione”, molto simile a quello dell’ossigeno, che dalla metabolizzazione del metallo produrrebbe energia a basso voltaggio sufficiente ad alimentare device di piccole dimensioni.

Grazie a un sistema di raccolta, le feci umane potranno essere fermentate in appositi contenitori sterili, a cui sarà collegato un ingegnoso sistema di conversione dei prodotti della metabolizzazione batterica in energia. Non è la prima volta che l’universo degli scarti biologici, sia umani che animali, è oggetto di analisi a scopi energetici. Da tempo, ad esempio, esistono particolari motori che sfruttano il biogas prodotto dalla fermentazione delle feci come carburanti per piccoli motocicli o per alimentare strutture di depurazione in parchi e zoo. Il riutilizzo e il riciclo di questi prodotti inoltre sarà fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente: negli ultimi anni si assiste infatti a un aumento degli scarichi illegali di questi scarti che, oltre a pesare sulle emissioni di CO2, contaminano le acque con microbi potenzialmente dannosi.

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