Le cooperative agricole facenti parti del Consorzio Marche Biologiche adottano uno stile di produzione green, basato sullo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili.
L’attenzione verso politiche produttive che siano rispettose dei principi della bioarchitettura e dell’utilizzo di fonti rinnovabili è sempre più crescente. Ad esempio, nelle Marche le cooperative agricole facenti parti del Consorzio Marche Biologiche hanno adottato uno stile di produzione green rispettoso dell’ecosistema. Queste per alimentare il loro fabbisogno energetico utilizzano infatti energia derivata dallo sfruttamento dell’energia eolica e solare, costruendo impianti ed edifici che sono rispettosi delle nuove norme vigenti in materia di architettura sostenibile.
Ciò è stato realizzato perchè è giusto pensare che l’agricoltura biologica deve andare di pari passo con la sostenibilità ambientale, in modo da affermare sul territorio un modello di gestione produttiva che sia green nel pieno rispetto dell’ecosistema. Le cooperative agricole marchigiane infatti vietano l’uso di pesticidi, di diserbanti e varietà OGM affinché al consumatore giungano alimenti non trattati chimicamente e non modificati geneticamente. Oltre a ciò ognuna di esse conduce dei comportamenti ambientali ecosostenibili grazie alla produzione di energia da fonti rinnovabili, alla bioarchitettura e alla valorizzazione di fonti storiche come ad esempio i numerosi mulini ad acqua presenti sul territorio.
Se prendiamo ad esempio, l’edificio in cui si trova la sede della Cooperativa La Terra e Il Cielo di Piticchio di Arcevia (AN), esso è costruito in base ai più innovativi criteri della bioarchitettura e del feng-shui per garantire un ambiente salutare a chi vi lavora e al contempo una condizione di salubrità ai prodotti biologici che nel magazzino vengono stoccati e movimentati. Questo come tanti altri, sono esempi di come sia possibile un ritorno alla terra integrando le moderne attrezzature per una produzione ecologica a tutto tondo.