La Yanko Design ha pensato di creare computer biodegradabili: se esistono le macchine fotografiche ed i cellulari usa e getta in carta, perché non realizzare notebook facilmente biodegradabili impiegando materiali a basso impatto ambientale come ad esempio la carta riciclata?
L’idea originale è nata dal designer Je Sung Park: un concetto complesso ma allo stesso tempo tanto semplice. E l’idea non è cosa da poco se pensiamo al sempre più grosso problema dello smaltimento dei rifiuti tecnologici ed elettronici che in realtà sembra molto difficile da risolvere. Al posto della plastica e dei metalli, classici elementi che costituiscono un normale PC, il concept notebook, ideato da Park, è costituito da cellulosa e chip biologici. Facile capire che, se quest’idea dovesse avere successo e venir commercializzata, chi necessiterà di usare occasionalmente un pc dalle prestazioni non elevate, potrebbe optare per una soluzione economica, naturale e soprattutto green!
Questo laptop è costituito, infatti, da più strati, ognuno dei quali può essere comodamente sostituito se danneggiato. Una volta cambiato il componente, la parte scartata potrà essere riciclata al 100% nell’apposito cestino per la carta!
Dunque notevoli punti di vantaggio per questo approccio green, sia per l’ambiente che per l’utente finale: lo stile, la leggerezza, la manegevolezza e il basso costo sono certamente punti a favore di un computer riciclabile. Con questo nuova moda si potrebbe risparmiare sui costi di trattamento di plastica e metalli riducendo di conseguenza l’inquinamento provocato dalla difficoltà di smaltimento dei rifiuti elettronici, i cosidetti RAEE.
Fonte: Greenme.it