Gli accorgimenti tecnologici tradizionalmente adottati in edilizia per ridurre le dispersioni termiche attraverso l’involucro, sono diversi. Tutti hanno il logico obiettivo di ridurre la trasmittanza termica (U) che incide negativamente sulla potenza termica dispersa in inverno e accumulata d’estate.
Sia A l’area della parete opaca di un locale in cui l’aria interna e quella esterna si trovano rispettivamente a Ti e Te, la potenza termica dispersa/accumulata attraverso quella parete, si calcola con:
Appare chiaro da questa formula che, ai fini del contenimento dei consumi energetici per la climatizzazione degli edifici, bisogna limitare la trasmittanza termica U coibentando opportunamente le pareti perimetrali e le coperture dei fabbricati.
I metodi tradizionali per isolare termicamente un edificio, sono tre.
- Isolamento esterno
Per le pareti verticali si dice isolamento a cappotto, i tetti coibentati con questo sistema, si dicono invece tetti rovesci o caldi a seconda che l’impermeabilizzazione sia posta al di sotto o al sia al di sotto che al di sopra dell’isolante.
- Riempimento delle intercapedini
Consiste nel riempire le intercapedini d’aria delle pareti perimetrali con sostanze isolanti in forma liquida o granulare.
- Isolamento interno
Consiste nel rivestire interiormente le pareti con materiale isolante ed è una tecnica adottata nei casi in cui non si può intervenire dall’esterno.
Fonte: Architetturasostenibile.it