Cresce l’Italia che vuole eliminare il peso gravoso dei rifiuti, e con essa quella che vuole aumentare la percentuale di raccolta differenziata. Rispetto allo scorso anno infatti, la raccolta differenziata in italia è aumentata dell’1,4% raggiungendo la quota dal 31,7% secondo i dati rilevati dall’Istat.
L’istituto di statistica parla di 609,5 chilogrammi per abitante di rifiuti urbani, si tratta quindi di un aumento dello 0,9% rispetto all’anno precedente dopo che gli andamenti dei tre anni precedenti erano stati decrescenti. I paesi più virtuosi sono stati per l’Istat, Pordenone, Carbonia e Novara. I peggiori invece sempre per quel che riguarda la raccolta differenziata sono stati Messina, Siracusa ed Enna.
Volgendo invece lo sguardo ai grandi comuni, l’unico ad esser capace di raggiungere il 50% è stato Verona, mentre per città come Torino, Firenze, Milano, Venezia Bologna abbiamo dei valori solamente al di sopra del 30% per non parlare dei grandi comuni siciliani di Palermo e Catania che non riescono ad arrivare all’8%. Da sottolineare inoltre che tutti i capoluoghi di provincia sono attivi nell’ambito della raccolta differenziata, tali capoluoghi al nord superano la media del 40% mentre i capoluoghi del centro e del Sud presentano percentuali decisamente più basse che vanno da 21,3 al sud ai 15 delle Isole.
Come detto ci sono dei paesi virtuosi e come essi dei comuni virtuosi, 13 piccole isole ecologiche che superano il 60 % di differenziata che dovrà esser raggiunto per legge nel dicembre 2011. Invece sono 34 i comuni che riescono a superare il 50% di raccolta. Come detto esistono anche dei valori di soglia bassissimi come quelli che si registrano ad Enna dove le percentuali vanno dall’ 1,2% di Enna al 5,3% di Messina.