La Regione Lombardia mira alla liberalizzazione, o meglio alla semplificazione delle procedure per la perforazione di pozzi per la produzione di energia geotermica a bassa temperatura. L’obiettivo, come anticipato dall’assessore alle Reti e Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, Massimo Buscemi, è quello di porre in essere una norma, che attualmente è ancora al vaglio del Pirellone, che permetterà a proprietari e/o progettisti di creare l’impianto geotermico sottoscrivendo una autocertificazione che velocizzerà i tempi eliminando l’attuale iter burocratico.
Successivamente alla loro certificazione, gli impianti saranno ispezionati dai Comuni che, in caso di irregolarità, provvederanno all’emissione di ingenti sanzioni.
Gli strumenti previsti per la liberalizzazione sono tre: la stesura di un regolamento attuativo, la possibilità di consultare un allegato tecnico e, infine, la costruzione della mappa geotermica lombarda; quest’ultima, in particolare, sarà consultabile on line.
Questo però non sarà un intervento isolato, ma fa parte di un ben più ampio piano di sviluppo sostenibile, che prevede l’impiego di 900 milioni di euro di fondi pubblici. Gli incentivi riguarderanno nuove forme di mobilità sostenibili, il rinnovamento del sistema infrastrutturale e dei trasporti, oltre che il reale sostegno alla diffusione di fonti energetiche rinnovabili.
Le nuove tecnologie nel campo del risparmio energetico saranno dunque al centro della politica lombarda, la quale interverrà in maniera sempre maggiore per facilitare ai cittadini, a volte bloccati dai contorti iter procedurali, l’accesso alle fonti rinnovabili.