Il business dell’acqua minerale

L’acqua minerale non è né più pura né più sana della normale acqua potabile che esce dai nostri rubinetti. La vera differenza è di essere certamente molto più cara: dalle 300 alle 600 e persino 1000 volte più cara. Secondo i dati derivati da un’inchiesta della Federconsumatori, il costo medio in Italia di 200 metri cubi d’acqua potabile, che corrisponde al consumo medio di una famiglia, è pari, nel 2000, a 361.269 lire annue, cioè 1806 lire al metrocubo (0.93 euro).

L’acqua minerale imbottigliata…

In Italia sono in vendita circa 260 marche di acque minerali. Un giro stimato di 10 miliardi e 200 milioni di litri all’anno per 38 milioni di italiani (65 % della popolazione per 270 litri a testa). Il fatturato è di circa 2840 milioni di euro.Un valore tra i più alti al mondo.

L’acqua: bisogno o privilegio?

Di tutta l’acqua potabile consumata dagli italiani, solo una minima parte serve per dissetare il corpo, fatto di acqua quasi per l’80 %. Per reintegrare l’acqua che perdiamo costantemente (per la respirazione, la sudorazione, ecc), occorre ingerire quotidianamente circa 2,5 litri, di cui circa ¾ (corrispondenti a 1,5 1,6 litri) attraverso i cibi ed il resto direttamente come acqua bevuta.

 

Aspetti sociali, culturali, politici economici della corruzione

Gli aspetti sociali, culturali ed economici della corruzione sono importanti per capire allo scopo da collegarli al settore idrico.

Molti tipi di corruzione hanno una lunga tradizione addirittura da avere radici nel settore socio-culturale ed economico. A livello sistemico, la corruzione devia i fondi dai servizi sociali che forniscono assistenza vitale i più bisognosi. Il miglioramento dell’approvvigionamento idrico dei servizi igienico-sanitari e della gestione delle risorse dell’acqua aumenta la crescita economica dei paesi, come la corruzione ne mina la crescita economica. Bassi livelli di corruzione producono una forte crescita economica. La comunità dell’acqua deve essere incoraggiata a cambiare, cercando di tenere la politica fuori del settore delle acque.

Come combattere la corruzione nel settore idrico.

Le conseguenze principali del fenomeno della corruzione nel settore dell’acqua sono l’aumento del potere legato al monopolio ed alla discrezionalità (comuni nelle istituzioni legate all’acqua) che creano le opportunità per la piccola corruzione, la scarsa domanda di responsabilità nello sviluppo dei paesi, in relazione al collegamento tra il servizio, i fornitori ed i consumatori, la debolezza della società civile e il concetto sottosviluppato dei diritti dei clienti, i collegamenti con altri settori particolarmente vulnerabili alla corruzione, ad esempio quello della costruzione che fanno dirottare le risorse e operano abusi sugli appalti (mancanza di regole chiare e regolamenti, ed istituzioni disfunzionali). Gli spunti di corruzione devono essere bilanciati da fattori di cambiamento che possono consentire alle istituzioni ed al pubblico di prendere decisioni informate, che possono migliorare la responsabilità dei governi, e ridurre le possibilità di corruzione.

Gli impatti e i costi della corruzione

Lewis e Lenton, in un rapporto del 2008, individuano tre aree principali in cui l’impatto della corruzione nella gestione delle risorse idriche si fanno sentire: sull’efficienza economica, sull’uguaglianza sociale, sulla sostenibilità ambientale e la salute. Impatti sull’efficienza economica. L’acqua è un fattore importante in molti settori economici, tra cui l’agricoltura, la pesca, l’industria, i trasporti e nel turismo, per il suo impiego in attività ricreative.

La corruzione nel settore idrico

La parola” corruzione” deriva da “corruptus”, che in latino significa “essere rotto.” Tuttavia, la corruzione non implica necessariamente l’infrangere la legge. Di fatto, in molte società corrotte, il sistema giuridico è piuttosto viziato. La corruzione cambia le aspettative di un comportamento adeguato socialmente stabilito.

L’integrità e la governance dell’acqua

Gli approcci della gestione delle risorse idriche stabiliscono un legame tra risorse di gestione e del servizio di erogazione dell’acqua, che è diverso da quello tradizionalmente frammento. Diversi paesi hanno espresso la necessità di individuare e sviluppare per la gestione delle risorse idriche specifici strumenti orientati verso le situazioni locali, la cultura ed i valori sociali. Una buona governance incorpora elementi di partecipazione, trasparenza e responsabilità.

Le caratteristiche per creare una efficace governance delle risorse idriche

Una gestione efficace delle risorse idriche e servizi richiede la partecipazione più ampia e ben organizzata dalla società civile, compresa quella dei mezzi di comunicazione. I governi non possono lavorare da soli per risolvere tutti i problemi che sono legati all’acqua. Lavorare con la società civile, che possa anche includere il settore privato locale, è essenziale. Per ottenere una governance dell’acqua più efficace, è necessario creare un ambiente favorevole, che faciliti le iniziative tanto del settore privato quanto di quello pubblico, che si inseriscono all’interno del settore sociale, della situazione economica e culturale della società.

Principi di una efficace governance dell’acqua

Che cos’è la governance? La governance è basata sui processi con cui le decisioni sono realizzate ed attuati. È il risultato di interazioni, relazioni e reti tra i diversi settori (governo, settore pubblico, settore privato e società civile) coinvolte nella fornitura dei servizi. Sono le decisioni, la negoziazione, ed i diversi rapporti di potere tra le parti interessate per determinare chi ottiene cosa, quando e come.