Il nome di questo nuovo sistema è Muckbuster (muck in inglese significa concime); per farlo funzionare bisogna inserire i rifiuti in una delle sue estremità (ciò per consentire ai batteri di consumare le sostanze). Successivamente l’apparecchio filtra i vapori nocivi e ne ottiene il metano.
Il metano prodotto fornisce elettricità, calore e acqua calda a tutta la casa attraverso una piccola turbina.I rifiuti che al termine di tutto il processo restano all’interno dell’apparecchio possono essere venduti o utilizzati come concime organico, eliminando così anche il problema del compostaggio degli scarti.
La Seab Energy è l’azienda britannica che ha progettato questo strumento in grado di convertire materiali organici, come ad esempio gli avanzi di cibo e le acque nere, in energia vera e propria. Pensandoci, in questo senso la materia prima per produrre energia pulita non mancherebbe di sicuro.
Prendiamo come esempio una normale caffetteria all’interno di una scuola negli Stati Uniti: il quantitativo di rifiuti organici prodotti ogni giorno è di circa mezza tonnellata, che se trasformata in energia è sufficiente per far funzionare fino a ben 160 computer. In realtà, nel corso degli ultimi anni numerose aziende hanno sviluppato apparecchi simili, ma si trattava di strutture enormi che richiedevano un diverso tipo di pianificazione e dei permessi particolari per la loro costruzione.
La Seab Energy è invece riuscita a ridurre il suo apprecchio in un container grande 13 metri, che quindi può essere più agevolmente imballato, spedito e installato. Ricordiamo che sono previsti anche degli incentivi per il suo utilizzo. Una nuova possibilità quindi soprattutto per i mercati rionali, per le grandi fiere, per i festival, che grazie al Muckbuster potranno autonomamente soddisfare il proprio fabbisogno energetico attraverso i rifiuti alimentari e le acque nere.