Alessandria: Prevista l’apertura di una centrale fotovoltaica all’avanguardia

Alessandria sceglie il fotovoltaico, infatti in zona Cabanetta sta per essere realizzato una centrale fotovoltaica che sfrutterà un terreno agricolo di circa 15 ettari,  al fine di produrre energia elettrica  tramite la conversione fotovoltaica. I lavori sono iniziati già da alcuni giorni al fine di realizzare un impianto dalla grandissima portata che prevede l’istallazione di oltre 6144 moduli della dimensione di 160x80x50 cm, interamente costruiti in silicio cristallino ad alta efficienza e dotati di una potenza pari a 17oWp.

Per un corretto funzionamento i pannelli dovranno raggiungere una temperatura che oscilli dal  -10 ­­­­+45 c° per circa 25 anni e garantiranno la copertura totale dell’intero consumo di circa di 3000 famiglie composte da un numero medio di 4 persone.

L’energia elettrica prodotta sarà generata attraverso corrente continua, inadeguata quindi, alla distribuzione tradizionale alla quale si allacciano le utenze di abitazioni private e civili.

A tal fine sarà necessario inframmezzare un sistema di conversione “Balance of System” (BOS) in grado di convertire l’energia fotovoltaica in corrente alternata compatibile alla distribuzione privata per tensione  frequenza.

L’impresa pioniera del progetto è la Renergetica s.r.l. di Genova che non ha avuto grossi ostacoli nel ricevere autorizzazioni e permessi godendo,  invece,  di un notevole appoggio dalle istituzioni comunali e provinciali.

L’azienda vincitrice dell’appalto per la costruzione dell’impianto è Ansaldo Trasmissioni e Distribuzioni di Genova.

Non sono mancate, però,  piccole polemiche in merito alla decisione intrapresa dall’amministrazione comunale che,  secondo il presidente della Circoscrizione Crescere Insieme,  ha mancato di chiarezza in quanto l’impianto sarà  costruito sul territorio circoscrizionale invece che su terreni di proprietà comunale il cui affitto sarebbe potuto essere utilizzato per la realizzazione di nuove opere pubbliche.

A noi non resta che dire che per ora è un passo in avanti di notevole importanza  al fine di creare una solida rete di energie da fonti rinnovabili.

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