Pensate a questo semplice fatto. Ogni giorno, in una qualunque città provvista di fogne, viene sprecato dell’ ottimo materiale organico. Sprecato? Ma se sono rifiuti?! Non si posso sprecare rifiuti, è una contraddizione perfino dal punto di vista logico! Ma se da quei rifiuti si potesse trarre energia?
Ci hanno pensato i norvegesi, che pur avendo i loro bei giacimenti di petrolio nel mare del Nord non disdegnano certo iniziative volte ad assicurare un maggiore rispetto per l’ambiente. E adesso, ad Oslo, c’è una flotta di autobus il cui combustibile è bio-metano, prodotto dalla lavorazione del contenuto delle fogne. Come a dire “Da noi non si spreca proprio niente”.
Si tratta di una fonte di energia perennemente rinnovabile, perlomeno fino a quando ci sarà gente ad Oslo e fino a quando questa gente mangerà. Ed è anche un bel passo avanti rispetto ai vecchi autobus a diesel: il biometano, comparato al diesel, è decisamente più rispettoso dell’ ambiente.
E consideriamo anche che per produrre bio-etanolo serve materia organica da fermentare. E spesso e volentieri questa materia organica è costituita da coltivazioni perfettamente adatte all’ alimentazione umana. Un bello spreco, considerando la crisi alimentare in cui versa buona parte del pianeta. E diciamo pure che è un bel passo avanti utilizzare i rifiuti organici per produrre energia: perlomeno così facendo le coltivazioni alimentari servono a nutrire la gente e in ultima analisi a far andare avanti gli autobus.
Pur necessitando di lavorazione il costa meno del diesel disponibile alle pompe di benzina. E, paradossalmente, non puzza neanche. Pur essendo un sottoprodotto del contenuto delle fogne.
