Bologna conquista il titolo di città più sostenibile d’Italia in fatto di trasporti e mezzi di locuzione.
Tale risultato pare essere il prodotto di un’indagine condotta da Euromobility (Associazione Mobility Manager), in collaborazione con l’ Assogasliquidi e Consorzio Ecogas, il tutto patrocinato dal Ministero dell’Ambiente.
Tale inchiesta è stata condotta su un cospicuo numero di Comuni avente una popolazione media superiore a 100.000 abitanti, comprese le città autonome di Trento e Bolzano.
“Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città” (questo il nome dell’inchiesta) risulta essere, così, un ottimo campo di indagine per vagliare la sensibilità delle regioni italiane in merito ad ecologia ed ambiente.
Il risultato non è affatto dei migliori, dato che lo scenario pare essere assolutamente diviso in due: tra un settentrione attento e vigile impegnato in politiche ambentali e utilizzo di energie alternative, e un meridione refrattario e recalcitrante.
A suffragare tale tesi , la classifica stilata come sunto, che vede Firenze al secondo posto seguita a ruota da Parma, Trento, Milano, Venezia, Reggio Emilia e Padova, mentre solo nelle ultime posizioni compaiono province del Sud quali Sassari, Taranto, e Catania.
Unico comune meridionale presente nei primi dieci posti della classifica risulta essere Bari, posizionata al nono posto rispetto al settimo degli anni scorsi.
Una situazione poco confortevole insomma, quelle delle regioni del Mezzogiorno che risultano aderire poco e male agli indicatori della ricerca quali : numero ed efficienza delle tecnologie in uso per la gestione della mobilità, stato di Salute della città in relazione alla presenza di automobili alimentate con combustibili alternativi, e il numero di km presenti di piste ciclabili.
Un divario forte e indicativo che delinea un Paese completamente spaccato in due, divario che dovrebbe essere colmato nel più breve tempo possibile.