Il divieto di distribuzione dei sacchetti di plastica fa sentire la sua voce, e la sua importanza, ancora una volta. Infatti è stato respinto il ricorso al Tar fatto da delle aziende produttrici dei vecchi sacchetti in plastica ormai rimpiazzati da quelli biodegradabili. A rivolgersi al Tar del Lazio era stata Unionplast, rappresentante delle case produttrici appunto dei sacchetti affinchè venisse sospeso il divieto imposto dal Ministero dell’Ambiente.
I giudici che hanno visionato il ricorso ben consapevoli dei benefici ambientali che questo nuovo divieto comporta hanno deciso di respingerlo.Non solo è sembrata la scelta più giusta ma questa posizione giudiziaria non fa altro che confermare la correttezza dell’operato di governo in questo senso.
Il ministro dell’ambiene Stefania Prestigiacomo in merito ha questa decisione ha commentato: ”La decisione del Tar del Lazio sugli shopper conferma anche sotto il profilo giuridico la legittimita’ della scelta del Governo una scelta che e’ stata ben recepita e accettata dall’opinione pubblica italiana che ha mostrato una forte sensibilita’ ambientale e la disponibilita’ a modificare le proprie abitudini per migliorare il bilancio ecologico del nostro paese. Un segnale positivo, quindi, che rafforza il nostro impegno per superare, d’intesa con la Ue, anche le questioni tecnico-giuridiche sulla compatibilita’ del provvedimento con la normativa europea”.
Grande entusiasmo dopo questa decisione anche da parte di Angelo Borrelli, presidente nazionale dei Verdi da sempre in prima linea nel settore che ha commentato: ‘Finalmente la norma voluta dai Verdi che la fecero approvare nella Finanziaria del 2007 potra’ essere applicata con benefici immediati sull’ambiente”. Resta ovviamente l’amaro in bocca per Unionplast, fautrice del ricorso che ora intende sottolineare quanto questa decisione influirà sul mercato del lavoro del settore, che spingerà alla cassa integrazione ben 4000 dipendenti. Da vedere solo quale sarà la decisione in merito a Bruxelles dove non si è operata una decisione ferrea verso lo sviluppo eco-sostenibile ma soltanto una blanda affermazione in quella direzione.