Il Kenya, all’interno di una strategia molto ambiziosa che ha come obiettivo quello di incrementare lo sviluppo delle fonti pulite nel paese, si lancia in una grande sfida: deve raggiungere una potenza geotermica, nel corso del prossimo ventennio, pari ad almeno 5 GW, di cui 500 MW entro due anni (si parte dagli attuali 210 MW) e 2 mila entro il prossimo decennio.
L’intenzione del direttore generale della compagnia statale che è stata creata per la gestione e l’organizzazione dello sviluppo della geotermia in Kenya, è quello di dare una certa diversificazione alle fonti di approvvigionamento, in modo tale da garantire una buona sicurezza anche a livello nazionale, oltre a diminuire la carenza di elettricità, che è una delle grandi lacune di questa nazione.
Tra poco tempo, la Geothermal Development Company getterà le basi per un progetto, che sarà diviso in più fasi, in modo tale da poter sfruttare il calore della terra nella zona in cui si trova il cratere Menengai, sempre all’interno della Rift Valley.
