Come abbiamo potuto constatare soprattutto nell’ultimo periodo, il Governo italiano sembra essere poco ricettivo rispetto alla questione delle rinnovabili, a dimostrarlo politiche ambientali sempre più insufficienti ed inique che palesano uno scarso impegno governativo in tal senso.
Così ancora una volta, proprio come comprovato un anno fa, a farla da padrone in questo scenario sono proprio i piccoli comuni che sembra quasi stiano per giungere ad una grande e silenziosa rivincita.
A rendere noto tale dato statistico l’ultima ricerca condotta dall’ Anci, Cittalia, che ha cercato di scattare una vera e propria fotografia rispetto alla questione delle rinnovabili nel nostro paese.
Lo scenario sembra essere abbastanza chiaro: sono le piccole realtà che investono in nuovi impianti fotovoltaici e non solo, difatti numerosi sono gli incrementi anche nel solare, nell’eolico e nel mini-idroelettrico.
Dalle statistiche infatti emerge che nel 66% dei casi gli impianti vengono installati in comuni che contano meno di cinquemila abitanti, segno evidente questo, che nelle piccole realtà urbane cresce l’attenzione nei confronti dell’ambiente relativamente alla produzione di energia pulita.
Lo studio sembra tracciare un vero e proprio atlante “rinnovabile” dei comuni italiani, rivelando così punti di forza e di fragilità delle politiche ambientali vigenti in Italia.
A quanto pare, in almeno il 50% dei piccoli Comuni è presente un impianto fotovoltaico a cui seguono quelli solari impiantati in almeno il 28% dei piccoli paesi, mentre con un notevole distacco di parecchi punti troviamo gli impianti eolici e quelli per il mini idroelettrico.
Una segnale importante, questo, che si riconferma a distanza di anni e che palesa una vera e solida attenzione da parte dei singoli cittadini e dalle piccole amministrazioni comunali piuttosto che, come dovrebbe essere, dal nostro Governo Centrale.