Ancora novità per quanto riguarda il petrolio. Il consueto rapporto dell’Aie, evidenzia come nel mese di marzo, la produzione dell’Opec ha registrato un dato molto importante: c’è stata la prima diminuzione, abbastanza significativa, dopo oltre dodici mesi. Cosa è successo?
Sono stati eliminati oltre 190 mila barili, da 29 milioni di b/g: un taglio motivato dalla calo del 10% della produzione derivante dall’Iraq, piuttosto che da un’azione complessiva per ridurre un’offerta che rimane comunque sempre al di sopra delle soglie prefissate.
Se non si considera la nazione irachena, la produzione Opec ha infatti registrato un aumento, nel mese di marzo, di 30mila b/g a 26,7 milioni.
Invece la produzione non appartenente all’Opec non subisce variazioni, attestandosi su 52,5 milioni di b/g.
L’industria della raffinazione, ha notato, nei primi tre mesi del nuovo anno, come sia aumentata, per la prima volta dalla primavera di due anni fa, la produzione, passando a 72,5 milioni di barili, addirittura 800mila barili in più in confronto al trimestre 2009.
Le nazioni che hanno visto alti livelli di lavoro in raffineria, sono state la Cina, l’India e la Russia, mentre il vecchio continente ha registrato una produzione bassa, toccando i livelli minimi dopo 17 anni.