Il riciclo dei rifiuti: ecco la soluzione per uscire dalla crisi

Secondo la ricerca “Plastica e riciclo dei materiali: un’altra vita è possibile“, l’industria dei rifiuti rappresenterebbe una risorsa fondamentale per venire fuori dalla crisi finanziaria che sta affliggendo il continente europeo. Lo studio, condotto dall’Istituto di ricerca Eurispes e dalla Federazione Green Economy, grazie anche alla collaborazione di Polieco (Consorzio Nazionale per il riciclaggio), ha rivelato che per rilanciare l’economia non basta più la sola raccolta differenziata, ma serve anche una gestione dei rifiuti a chilometro zero, che consentirebbe un notevole risparmio di circa 72 miliardi di euro l’anno e la creazione di oltre 400.000 posti di lavori entro l’anno 2020.

‘”I rifiuti sono una risorsa e non vanno visti come un fardello di cui liberarsi – spiega il presidente dell’Eurispes, Gian Maria Faral’Italia, non attuando una corretta gestione del ciclo, esporta ricchezza“.

Infatti, nel nostro Paese, di 1.450.000 tonnellate di rifiuti plastici prodotti annualmente se ne raccoglie in maniera differenziata il 70%. Di questa, solo il 31% viene realmente riciclato, mentre la restante percentuale viene spedita in Cina. Un vero e proprio spreco di materiali, il cui utilizzo garantirebbe una riduzione del consumo di materie prime e di energia, senza considerare il risparmio di fondi destinati all’export incontrollato dei rifiuti plastici.

Incentivare il riciclo a chilometro zero e quindi un’economia circolare, mediante un adeguamento alle normative imposte dall’Unione Europea in materia di gestione dei rifiuti, secondo i dati raccolti dall’Eurispes, favorisce un incremento del fatturato di circa 42 miliardi di euro all’anno e una crescita occupazionale superiore di quasi 10 volte a quella prodotta da discariche o inceneritori.

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