L’Arabia Saudita sarà il primo paese in cui il fabbisogno energetico sarà interamente coperto dall’utilizzo di fonti rinnovabili. Ad annunciare la notizia è il principe Turki Al Faisal Al Saud, un importante membro della famiglia reale nonché ideatore della King Faisal Foundation, durante l’evento Global Economic Symposium tenutosi in Brasile nei giorni scorsi.
Secondo il principe, l’Arabia Saudita, che ricordiamo ai nostri lettori è il maggiore produttore al mondo di petrolio, sarà in grado di raggiungere l’obiettivo in pochi anni grazie all’aumento degli investimenti nel settore delle energie rinnovabili e al dirottamento dei fondi delle fonti fossili. Il paese mira a mantenere comunque la sua leadership mondiale nella produzione di idrocarburi, ma soltanto per la realizzazione di materie plastiche.
La maggior parte degli investimenti andranno ad interessare il settore fotovoltaico, che viene visto come uno dei futuri punti di forza del Paese, in quanto può garantire dei costi bassi e nello stesso tempo un’alta redditività grazie alla posizione geografica e all’esposizione solare favorevole. C’è molto scetticismo da parte degli addetti ai lavori in quanto ad oggi l’Arabia Saudita alimenta il suo fabbisogno energetico per i 2/3 attraverso il petrolio e per un 1/3 grazie al gas naturale, e quindi la riconversione green potrebbe non risultare così semplice e veloce.
Nonostante ciò il direttore politico di Greenpeace Joss Garman ha dichiarato di essere sorpreso della propensione del principe Turki Al Faisal Al Saud verso l’adozione di politiche energetiche sostenibili, ma in realtà il Paese potrà essere considerato realmente green soltanto nel momento in cui i processi di estrazione del petrolio saranno definitivamente interrotti.